Professione educatore: la crisi

Fa da contraltare al libro di Fabbro di cui si scrive in questo post, un articolo di Sara De Carli su Vita.it, pubblicato il 30 aprile, nel quale si evidenzia una vera emergenza dei servizi educativi dovuta alla carenza di personale qualificato, che sceglie altre strade, come quella dell’insegnamento.

A questo link l'articolo a cui si fa riferimento: http://www.vita.it/it/article/2022/04/30/educatori-la-grande-emergenza/162670/

Nell’articolo si ragiona sulle molte cause che hanno portato a questa situazione, una situazione che si viene a creare proprio nel momento in cui servirebbe un maggior numero di educatori. Siamo coscienti che la situazione è piuttosto critica da diversi anni, lo sperimentiamo direttamente: è molto difficile trovare persone con il titolo di educatore professionale disponibili a dedicarsi al lavoro a turni in comunità, ma anche educatori di territorio o di appoggio a scuola.

Il numero chiuso nelle facoltà ha diminuito il numero dei laureati e, vista la possibilità di scelta, la maggior parte di loro sceglie lavori più sicuri e più remunerati. Se vogliamo provare a invertire la rotta, è necessario dare maggiore visibilità e dignità, anche economica, alla professione educativa, iniziando a far conoscere meglio e di più tutto il mondo che gira attorno alla professione educativa.